Meglio di Higuain e Dybala, il sogno argentino. Meglio di qualunque coppia dell’Inter, dove Icardi si è impantanato per vari motivi in una macchina del fango. Meglio di tutti. Improvvisamente Dzeko e Salah, il duo arrivato dall’Inghilterra per rinforzare la Roma, il lungagnone e il velocista, sono primi in classifica tra le squadre di Serie A per il numero di gol prodotti complessivamente. Uno sopra all’altro, stanno sbalordendo anche i tifosi più fedeli.
SPINTA – Hanno staccato tutti con l’impresa di Napoli, sabato: Dzeko ha raggiunto quota 7 e ha piazzato la bandierina da solo al primo posto del ranking marcatori, nove anni dopo l’ultimo romanista che ci era riuscito: tale Francesco Totti, che alla fine della stagione 2006/07 sarebbe stato premiato con la Scarpa d’oro. Salah ha chiuso la partita in contropiede, dopo aver innescato la vittoria rubando palla a Koulibaly e servendo un preciso assist al compagno, toccando quota 4. Il totale fa 11 e come vedete nel grafico non trova corrispondenze nel campionato italiano.
CRESCITA – Salah, curiosamente, è perfettamente allineato all’efficacia realizzativa dello scorso anno, il primo con la maglia della Roma: anche allora aveva raggiunto quota 4 nelle prime 8 giornate e sarebbe arrivato a 5 la settimana dopo, segnando ai suoi ex compagni della Fiorentina (il Palermo, prossimo avversario, è avvisato). Il miglioramento incontrollabile esalta invece Edin Dzeko. Di questi tempi, anche a causa degli infortuni, all’ottava giornata del campionato scorso era fermo allo spettacolare gol di testa che aveva piegato Buffon in Roma-Juventus. Nient’altro. Per arrivare a 7, quanti ne ha segnati in questo spezzone di stagione, ha dovuto aspettare il 3 marzo, Udinese-Roma. Se Dzeko continuasse la serie contro il Palermo, a cui l’anno scorso segnò la sua prima doppietta italiana, potrebbe già eguagliare o persino superare il malloppo del campionato di esordio: 8 reti.
PROIEZIONI – Alla media di 11 gol in 8 giornate, dunque 1,37 a partita, la coppia Dzeko-Salah a fine campionato arriverebbe a 52 reti complessive. Lo scorso anno, tra il risultato congruo conquistato da Salah (14, capocannoniere della Roma) e quello deludente di Dzeko (8), ne hanno prodotti addirittura 30 in meno. Capito che roba?
GLI ALTRI – Gli attacchi delle altre grandi sono tutti attestati a 9 gol: c’è la Juve di Dybala, esploso nelle ultime giornate, e Higuain, che però ha la migliore mediareti del campionato in rapporto ai minuti giocati; c’è l’Inter di Icardi, che contro il Cagliari e contro gli ultrà ha sbagliato un rigore, e Perisic, il più prolifico tra i tanti esterni nerazzurri; c’è il Napoli dello sfortunato Milik e dell’imprendibile Callejon; c’è il Milan della certezza Bacca e dell’emergente Niang. Fantastico anche il rendimento di Belotti e Iago Falque nel Torino: sono lì con i più forti e, come si è visto ieri sera, stanno per essere affiancati da un grande Ljajic.
BASSO – In coda al gruppo insegue invece l’Empoli, che ha prodotto soltanto due gol in otto partite ma con due difensori (Costa e Bellusci) e quindi ha lasciato a zero tutte le sue punte, da Gilardino a Maccarone passando per Pucciarelli. Ed è incredibile che in questo contesto Martusciello sia riuscito a raggranellare già 5 punti in classifica. Non ride nemmeno il Crotone, che infatti è già staccato all’ultimo posto: dai suoi attaccanti, Palladino e Falcinelli, ha ottenuto appena due gol. Poco meglio sta il Pescara con tre gol, due di Manaj e uno di Caprari. Ma il vero flop in questo ragionamento è la Fiorentina che sì, deve ancora recuperare due terzi della partita contro il Genoa, ma in sette giornate e uno spicchio ha segnato 6 gol: lo scorso anno Kalinic all’ottava tappa era già a 5, oggi è a 1. Si dev’essere scambiato la maglia virtuale del centravanti infruttuoso con Dzeko.