Era una partita fatta anche per provare. E allora Mourinho ha deciso di testare soprattutto i giovani, mandandone in campo ben quattro dal via: Bove e Tahirovic in mezzo al campo, Missori come quinto a destra e Cherubini a fare la seconda punta, al fianco di Abraham. E poi in corsa c’è stato spazio anche per Volpato, nel finale pure per Tripi e Keramitsis, anche se solo per pochi minuti.
Insomma, la partita di ieri con il Nagoya Grampus (finita con uno scialbo 0-0) ha permesso all’allenatore portoghese di dare spazio a tanti ragazzi che da tempo si allenano con la prima squadra o che ne fanno parte in pianta stabile già da un po’.
E a far vedere le cose migliori di tutti è stato proprio Tahirovic, che ha giocato con coraggio e personalità, dimostrando di saper palleggiare in mezzo al campo, tirare (la traversa di Ibanez arriva dopo una respinta su un su tiro da fuori) e di riuscire anche a trovar la verticalizzazione (sua l’unica vera idea nel primo tempo, una palla nello spazio ad El Shaarawy).
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese