“Un abbraccio a tutti, me ne vado”. Sono state queste le ultime parole da giocatore della Roma di Nicolò Zaniolo partito ieri pomeriggio da Milano per Istanbul dove ha firmato col Galatasaray un quadriennale da 3,6 milioni con clausola rescissoria a scendere da 35 a 23 milioni e dove è stato accolto come un re.
Si chiude così uno dei capitoli più controversi della storia recente della Roma che incasserà 23 milioni: 15 di parte fissa più bonus facilmente raggiungibili e 10% su futura rivendita. La partenza ha fatto felici tanti, ma non Mourinho che si ritrova senza un giocatore in rosa e che ieri ha incassato pure la frecciatina di Zaniolo (gambe incrociate, un must del tecnico).
Il terzo incomodo José di un campionato che lo vede ancora protagonista nonostante qualche critica di una piazza mai tenera. Lo Special One ha portato la Roma a livelli che non si vedevano dal 2017-2018, l’anno in cui De Rossi e compagni sfiorarono la finale di Champions. E con una rosa decisamente inferiore.
Eppure il sorriso di Mou non è ancora pieno. Il futuro incombe e la certezza di onorare il terzo anno di contratto diventa sempre più in bilico. Terzo incomodo tra il silenzio di Friedkin e le parole di Pinto che sarà in conferenza stampa nei prossimi giorni.
La proprietà non lo ha ancora chiamato per fare il punto, forte di un contratto in scadenza 2024. Ma lo Special One non ha gradito le ultime mosse societarie, su tutte la gestione Zaniolo appunto. Oggi, infatti, la Roma si ritrova un titolare in meno e un Solbakken inadeguato (per il momento) in più. Prima della gara interna col Salisburgo è probabile un summit tra Dan Friedkin e Mourinho.
FONTE: Leggo – F. Balzani