La notizia arriva da Andrea Catarci, assessore alle Periferie e alla Roma dei 15 minuti nonché candidato al Senato per il centrosinistra: per risolvere la grana dei ricorsi dei vecchi proprietari dei terreni di Pietralata, e realizzare il suo nuovo stadio la Roma potrebbe giocare d’anticipo e pagare.
Indennizzi in cambio della rinuncia a contenziosi che potrebbero trasformare l’area dell’ex Sdo in un campo minato. “L’area è idonea. La società sta facendo le cose seriamente così come il Comune. In questo momento si sta trattando per sminare il problema rappresentato dai vecchi proprietari delle aree espropriate per lo Sdo che potrebbero avanzare delle pretese. Ma da un lato, secondo gli avvocati della Roma, al massimo potranno chiedere indennizzi senza bloccare il progetto. E poi c’è la pubblica utilità e il percorso previsto per cui lo stadio tornerà pubblico dopo un tot di anni”, spiega Catarci all’agenzia Dire riprendendo le dichiarazioni con cui giusto lo scorso giovedì il sindaco Roberto Gualtieri ha assicurato alla Roma massima collaborazione.
Oltre le parole dell’assessore, romanista e abbonato in curva Sud laterale, ci sono i fatti. La questione dei ricorsi è stata discussa a lungo in Campidoglio. Due le linee a confronto. Da una parte c’è la postura assunta dall’avvocatura capitolina. Un atteggiamento prudenziale: il club è stato avvertito della possibilità che la presentazione del progetto (prevista per inizio ottobre) possa coincidere con un boom di ricorsi da parte dei vecchi proprietari dei terreni.
Poi ci sono i legali della Roma, che hanno un altro orientamento: il problema si può risolvere dichiarando lo stadio un’opera di pubblico interesse, passaggio da vidimare con un voto in consiglio comunale. A quel punto sarebbe il Comune a concedere in prestito alla Roma i suoi terreni per 99 anni.
Un’altra questione su cui in Campidoglio esistono due scuole di pensiero. La prima, sposata da Gualtieri, è dello stesso parere dei legali della società di Dan e Ryan Friedkin. La seconda, per evitare ulteriori intoppi, ipotizza una vendita dei terreni dell’ex Sdo alla Roma. Una cessione che, però, potrebbe arrivare soltanto dopo aver indennizzato tutti i vecchi proprietari pronti a fare causa. A pagare sarebbe ovviamente il club.
La Roma ritiene Pietralata (dove ci sono due fermate metro e la stazione Tiburtina) l’area ideale per la sua nuova casa e tira dritto. Guardandosi comunque attorno proprio per il rischio ricorsi: nelle ultime settimane si sarebbero registrate interlocuzioni tra il club e Rfi per sondare la disponibilità di alcuni terreni — sempre a Pietralata — della società del gruppo Ferrovie dello Stato.
FONTE: La Repubblica – L. D’Albergo