Quarantotto ore o poco più. Poi la Roma cambierà proprietà. Da James Pallotta al gruppo Friedkin con il grande capo Dan che ne diventerà il ventiquattresimo presidente e il figlio Ryan che si trasferirà quasi stabilmente da queste parti con un ruolo apicale nell’organigramma giallorosso. Per gli ultimi fuochi di una trattativa cominciata diversi mesi fa, le parti in causa, in particolare lo stuolo di avvocati che sta lavorando al deal, si sono trasferite nella grande mela, in quella New York considerata da molti, e con valide motivazioni, l’ombelico del mondo.
I contratti sono stati esaminati nel dettaglio, compresa l’appendice della semestrale chiusa dalla Roma con un passivo che recita ottantasette milioni di euro. Cifra notevole ma che lo stesso Dan Friedkin si aspettava e che non ha cambiato di una virgola l’interesse di questo signore americano che ha fatto fortuna ampliando l’azienda fondata dal papà, core business il settore automobilistico con l’esclusiva del marchio Toyota in cinque stati a stelle e strisce (fatturato intorno ai dieci miliardi di dollari), poi diversificazione nei settori del turismo e dell’industria cinematografica. (…)
FONTE: Il Romanista – P. Torri