Largo ai giovani: sarà il portoghese Tiago Pinto, 36 anni, il nuovo general manager della Roma. Tradotto: direttore sportivo e non solo. Ryan Friedkin, che di anni ne ha 30, lo ha scelto insieme a papà Dan dopo un casting durato tre mesi, lavorando nella più totale discrezione.
Tiago Pinto arriva dal Benfica, società che negli ultimi anni è diventata più forte e aggressiva su scala internazionale anche grazie alle sue intuizioni. Nella qualifica è compresa la supervisione sull’area sportiva, dalla prima squadra al settore giovanile, ragione per la quale non sono previsti altri innesti all’interno del club.
I Friedkin ritengono che il club non abbia bisogno di un negoziatore, ma di un dirigente che possa migliorare in tutti i settori la Roma: mercato, infrastrutture, rapporti. Da questo principio ispiratore nasce l’idea di rivolgersi a Tiago Pinto che in patria è considerato un prodigio della gestione calcistica. Il suo incarico comincerà il prossimo primo gennaio. (…)
L’arrivo di Tiago prelude inevitabilmente a una ristrutturazione interna e a una nuova distribuzione dei poteri. Ma la sua figura lascia spazio in teoria al Global Sporting Officer, ovvero Manolo Zubiria, uno degli uomini di fi ducia dell’ex presidente Pallotta. Zubiria non aveva deleghe sul mercato o sui contratti, ma si occupava di molte vicende di politica interna. Il suo futuro dovrà essere comunque definito, a maggior ragione dopo il caso della lista sbagliata di Diawara che lo ha chiamato indirettamente in ballo in quanto responsabile del settore.
Fonseca invece esce rafforzato da questa nomina, essendo stimato dal connazionale (i due comunque non si conoscono ancora). Quanto a De Sanctis, infine, gli verrà data libertà di scelta: se vorrà, rimarrà alla Roma collaborando con il portoghese. Così come Bruno Conti, che da un anno ha ripreso a occuparsi delle baby generazioni di talenti.
Pinto, secondo uomo-mercato straniero della storia della Roma dopo Monchi, ha accettato l’offerta per un contratto di tre anni a circa 1 milione più bonus a stagione, più o meno quanto guadagnava Petrachi. A questo proposito: l’ex ds ha chiesto il reintegro alla Roma, in subordine alla richiesta di risarcimento da 5 milioni, ma non sarà accontentato. Per evitare di andare al processo civile, le parti dovranno trovare un accordo nell’udienza di conciliazione programmata per giovedì prossimo. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport