Se non ci fosse stata la pandemia, “Mi chiamo Francesco Totti”, il documentario di Alex Infascelli sulla vita e la carriera dell’ex capitano della Roma, sarebbe rimasto in sala più tempo rispetto ai tre giorni previsti di fine ottobre. Ma il successo è stato lo stesso enorme tanto che il docufilm è stato selezionato per essere candidato ai David di Donatello.
La commissione comporta da Giudo Abonetti, Pedro Armocida, Osvaldo Bargero, Raffaella Giancristofaro, Stefania Ippoliti, Paola Jacobbi e Giacomo Ravesi, lo ha infatti scelto tra le opere da presentare alla giuria dell’Accademia del cinema, che individuerà poi i cinque candidati.
Una soddisfazione per Totti e per chi ha lavorato al documentario, che magari potrà anche essere di buon auspicio alla sera tv “Speravo de mori’ prima“, che andrà in onda da marzo su Sky e che vede Pietro Castellitto nei panni proprio dell’ex numero 10 giallorosso.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini