Gli mancava il campionato, le tensioni di una partita vera, i tifosi contro di una partita in trasferta. Eppure anche lo stadio Friuli, rinominato Dacia Arena, ha tributato un lungo applauso a Francesco Totti al momento del suo ingresso in campo. L’ultima apparizione l’aveva fatta il 27 novembre contro il Pescara, fuori casa invece non si vedeva dal 26 ottobre, cinque minuti al posto di Florenzi che si era appena rotto i legamenti. La Roma ha vinto, come nelle altre sue due ultime presenze, e il capitano ha fatto la sua parte. Quello che resta di questa partita è soprattutto il raggiungimento di un altro record. Ieri ha celebrato le nozze d’argento con la serie A, sono venticinque anni che gioca nel massimo campionato. E continua a farlo ad altissimi livelli. «E’ una bellissima emozione», dice lasciando lo stadio, quando è già buio e il gelo si sostituisce al timido sole che ha accompagnato la giornata. Tanti autografi, richieste di selfie. E poi l’abbraccio con Gigi Del Neri, l’allenatore gentiluomo con il quale aveva lavorato pochi mesi nel 2005-06, in una stagione maledetta e con una Roma piena di problemi. Anche nello stadio senza barriere di Udine, all’ingresso delle squadre in campo, nell’indifferenza nei confronti del resto della squadra, i tifosi friulani si sono avvicinati alla panchina della Roma per salutare Totti.
MEZZ’ORA – Ha dimostrato ancora una volta che i colpi sono rimasti gli stessi, immutabili, i lanci millimetrici per i compagni pure. Quando è entrato, Spalletti gli ha detto di sistemarsi sul centro sinistra, poi Totti ha cercato la posizione come sa fare lui. E’ rimasto in campo mezz’ora esatta, al posto di El Shaarawy. Con la prima partita del nuovo anno si è avvicinato a Zanetti, secondo nella classifica dei giocatori con il maggior numero di presenze in Serie A. Totti ha raggiunto quota 610, l’ex interista ha solo cinque partite in più. Alla fine Francesco ha espresso la sua soddisfazione postando una foto su Instagram in compagnia di Nainggolan, che ieri aveva la fascia di capitano al braccio, con una frase di commento: «Missione compiuta! Vittoria importante! Daje».
IL FUTURO – Giovedì in Coppa Italia potrebbe toccare ancora a lui. La Roma gioca contro la Samp e Totti a settembre nella partita di campionato sotto il diluvio aveva guidato la rimonta con il suo ingresso in campo. Il suo futuro è tutto da scrivere e non è affatto convinto di voler smettere. Gandini poco tempo fa ha detto che sarà lui a decidere e ieri Baldissoni ha ribadito la linea della società: «Totti e De Rossi rappresentano la Roma, con loro il dialogo è più semplice (facendo riferimento a Manolas, n.d’i.). Per Francesco dipende da come si sente lui, con Daniele ci siamo dati appuntamento in questa seconda parte della stagione». Su Manolas il direttore generale aveva detto: «Sicuramente è fortissimo e per questo è spesso oggetto di attenzioni. Per correttezza devo dire che non lo ha chiesto nessuno, non siamo contenti di liberarci di giocatori forti ma conta la volontà del giocatore: è anche impegnato per provare a rinnovare il contratto ma in questo momento non ci sono situazioni particolari per Manolas».