Domanda: oltre alla maglia giallorossa, che cosa hanno in comune Francesco Totti, Diego Perotti, Radja Nainggolan e Alessandro Florenzi? Risposta che solo la Roma può fornire: sono tutti i trequartisti che Luciano Spalletti ha schierato in questa stagione dall’inizio. Come si può immaginare, hanno tutti caratteristiche diverse l’uno dall’altro. Totti è il più completo e il numero uno in assoluto a mandare in porta i compagni, ma a zavorrarlo sono i 40 anni; Perotti è il migliore a saltare l’uomo e nel rombo, Nainggolan ha tiro ed è il più aggressivo nel fare pressing alto, mentre Florenzi – l’ultimo proposto, due giorni fa contro l’Inter – è quello che ha più corsa e capacità nell’andare negli spazi. Domanda bis: chi è il migliore?
FLORENZI E VENTURA – Tutti e nessuno. Dipende dalle partite. Di sicuro chi ha più la vocazione del jolly è proprio Florenzi, tanto che ieri il c.t. Ventura ha detto: «Tranne che portiere ha fatto tutti i ruoli, direi anche che ne ha fatti troppi, è difficile oggi dire quale sia quello vero, anche perché riesce a fare sempre bene».
NAINGGOLAN, STOP AL BELGIO – Al momento, però, il fixing vorrebbe Nainggolan in vantaggio, quando è in condizione. Ma al momento il belga è in difficoltà, tant’è che ieri ha dovuto rifiutare la convocazione in nazionale. Il centrocampista accusa da tempo tre problemi fisici: al flessore destro, al polpaccio e alla caviglia. Per questo l’obiettivo a Trigoria è quello di dargli la settimana come scarico, per poi cominciare a farlo tornare al lavoro a regime dalla prossima. Il traguardo, manco a dirlo, è di averlo al top il 15 ottobre a Napoli. Se così sarà, in attesa di new entry (Gerson?), lo sprint fra trequartisti sarà lui ad aggiudicarselo.