“Mi sarebbe piaciuto essere allenato da Mourinho, abbiamo preso l’allenatore più forte del mondo“. Parola di Francesco Totti, che promuove la mossa per la panchina del club giallorosso, commentandola mentre veste i panni di testimonial delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.
Perché gli abiti da dirigente di Trigoria non sono stati ancora confezionati sulla sua misura e, in questa fase di ricostruzione, sembra che non gli verranno dati. “Non ho parlato con nessuno della Roma e non ci sarà nessun ruolo per me – ammette l’ex numero 10 – Se mi aspetto una chiamata dalla società? Ho il telefono spento“.
I Friedkin, e lo stesso Francesco, pensano che non sia questo il momento giusto per ritrovarsi. Totti è immerso nell’attività di scouting con la sua nuova società, e collaborerà con il settore giovanile giallorosso, senza però rientrare, a distanza di due anni dal burrascoso addio, nell’organigramma societario.
Quando parla della Roma lo fa in prima persona “abbiamo preso…”, tradendo il suo legame sempre fortissimo con la realtà giallorossa. Ma per ora resterà solamente un tifoso d’eccellenza, con Maurizio Costanzo, nuovo responsabile della comunicazione romanista, e molto amico dell’ex capitano, si è ripromesso di fare una chiacchierata con Francesco.
Intanto Mourinho ringrazia Totti (“…Peccato essere arrivati con 4 anni di ritardo…allenarti sarebbe stato un piacere #UnCapitano) e prepara con Tiago Pinto la strategia del lavoro estivo che dal 6 luglio si svolgerà a Trigoria.
FONTE: La Repubblica – F. Ferrazza