(…) Nicolò Zaniolo è ancora saldamente nella prima categoria, ma i veleni che ha dovuto metabolizzare in quest’ultimo anno in cui il mondo del calcio lo ha scoperto, sono già stati tanti. Certo, ci ha messo del suo – come nelle non commendevoli vicende dell’Under 21, puntualmente pagate con la mancata convocazione da parte del c.t. Mancini per la Nazionale maggiore –, ma da qui a farlo piombare nel secondo gruppo, il passo è lungo, e probabilmente evitabile.
In che modo? Innanzitutto tornare a essere sempre lo Zaniolo che ha conquistato la Roma. Cioè pronto a fare la differenza già da stasera contro il Wolfsberg, capolista del girone a pari merito con la squadra giallorossa, dopo la sorprendente e rotonda vittoria degli austriaci in trasferta contro il Borussia Monchengladbach.
(…) Uno come lui, negli schemi di Paulo Fonseca, può giocare senza problemi in (almeno) due ruoli: trequartista ed esterno di fascia, indifferentemente a destra o a sinistra. Con tutta probabilità, sarà quella la posizione in cui comincerà la gara di stasera, libero però di accentrarsi e andare al tiro oppure – qualora il Wolfsberg decidesse di mettere in atto una tattica aggressiva – sprigionare la sua enorme forza nelle ripartenze, proprio come ha saputo fare a Lecce e nell’esordio in Europa League contro l’Istanbul Basaksehir.
(…) La prossima settimana il c.t. Mancini – il primo a indovinare le sue potenzialità, in anticipo addirittura al suo esordio – è pronto a riaprirgli le porte di Coverciano. (…) Nicolò sembra essere pronto a vivere una stagione da protagonista. In fondo, quello che la Roma gli chiede di essere, visto lo sforzo non indifferente che ha fatto in estate per resistere alle lusinghe di mercato che sono giunte da parte di tante importanti società europee (…).
FONTE: La Gazzetta dello Sport