Alla fine arriva il derby. Con la riforma del campionato Primavera, Roma e Lazio avevano dovuto rinunciare alla stracittadina, un appuntamento particolarmente sentito nella capitale ma la sorte, in Coppa Italia, ci ha messo del suo. I giallorossi, all’esordio in questa competizione visti i risultati sportivi della scorsa stagione, hanno sconfitto il Crotone (1-0) e il prossimo 21 dicembre ospiteranno al Tre Fontane la Lazio di mister Bonatti per la gara secca del quarto di finale della coppa nazionale. I calabresi non sono stati un ostacolo facile da superare per De Santis (ieri la firma sul rinnovo del contratto, un triennale fino al 2020) e compagni. I ragazzi di Parisi si sono rivelati molto attenti tatticamente, pressando in maniera costante l’undici romanista. Alberto De Rossi ha dimostrato che la Coppa Italia è per lui un obiettivo ambito mettendo in campo la squadra migliore a sua disposizione, con nove titolari (indisponibili Soleri e Tumminello, sostituiti da Antonucci e Franchi). Il primo tempo scorre senza particolari emozioni. A inizio ripresa vanno vicinissimi al vantaggio i calabresi con una rete annullata a Galli per fuorigioco. Passano invece i giallorossi dal dischetto con il solito Marchizza che trasforma il penalty procurato da Antonucci poco prima di lasciare il campo, sostituito da Cappa. Marchizza si conferma un cecchino dagli undici metri e regala il passaggio del turno ai suoi. «Sapevamo che sarebbe stata complicata anche perché in campionato è stata difficile – le parole del difensore giallorosso – siamo stati bravi a sfruttare le occasioni e a prendere il rigore della vittoria».
IL TRIS – Per l’undici giallorosso è la terza vittoria su altrettante uscite al Tre Fontane e la quarta gara in dieci giorni. I ragazzi di De Rossi sono chiamati agli straordinari anche perché domenica torna il campionato, con i giallorossi impegnati in trasferta contro il Genoa. «Veniamo da un tour de force impegnativo. E’ vero che sono ragazzi – spiega Alberto De Rossi – ma non eravamo brillantissimi. E’ stata una gara complicata come ce l’aspettavamo: avversari di molta qualità, hanno spinto dall’inizio alla fine. Sapevamo che sarebbe andata a finire in questa maniera: una partita difficile, con loro sempre sul pezzo. Hanno dimostrato di essere una squadra molto forte». In compenso la baby Roma non fallisce un colpo nemmeno senza i suoi attaccanti: «Non c’erano Soleri e Tumminello, ma chi ha giocato al loro posto ha fatto bene. Siamo consapevoli della nostra forza», conclude il tecnico.