Tre semifinali europee consecutive raccontano di una Roma sempre più abituata a viaggiare forte nelle coppe, ma la Champions League manca ormai da quattro anni. L’ultima apparizione ufficiale è datata 6 marzo 2019, quando la sconfitta per 3-1 in casa del Porto costò ai giallorossi l’eliminazione agli ottavi dopo la semifinale dell’anno precedente. Mai come in questa stagione negli ultimi anni la Roma è ancora in corsa per i primi quattro posti.
Un cammino tutt’altro che in discesa per la squadra di Mourinho. I due scontri diretti contro le milanesi, che si disputeranno in sette giorni, sono entrambi all’Olimpico. Ma le tre trasferte ancora in programma prima della fine del campionato nascondono diverse insidie. Monza, Bologna e Firenze: tre campi ostici ma soprattutto tre squadre in salute e che hanno messo in difficoltà tante big quest’anno.
Le assenze di Smalling e Dybala sono senza dubbio le più pesanti, anche se per l’argentino si temeva uno stop più lungo. Oltre ai guai muscolari però, c’è anche da fare i conti con un attacco che funziona poco, non per infortuni ma per un rendimento molto al di sotto delle aspettative sia di Abraham che di Belotti.
Non sarà semplice mantenere alta l’attenzione sul campionato e sull’Europa League che correranno in parallelo fino a maggio inoltrato, sperando si possa arrivare fino al 31 del mese. La specialità di Mou sta proprio nel saper gestire questo tipo di situazioni. L’Europa può portare entusiasmo ma anche prosciugare le energie mentali del gruppo. Starà al tecnico e alla forza del gruppo riuscire a trovare costantemente gli stimoli giusti per arrivare alla meta finale.
FONTE: Il Tempo – L. Pes