Ultima chiamata per Smalling. La trattativa per cercare di confermare il difensore inglese alla Roma è iniziata ormai un anno fa, con la prima offerta da 8 milioni più 2 di bonus presentata dall’allora ds Petrachi e rifiutata dal Manchester United nei primi giorni dell’ottobre 2019. Dopo un tira e molla infinito, che non ha permesso di schierare il classe 1989 nella sfida europea contro il Siviglia e nelle prime due giornate del nuovo campionato, ieri un intermediario incaricato dai giallorossi di curare l’affare è partito alla volta dell’Inghilterra. Siamo al dentro o fuori.
La giornata odierna dovrebbe essere quella buona per formalizzare il rilancio per Smalling (l’Inter segueda vicino la vicenda), con la Roma che sta seguendo con attenzione anche un altro difensore del Manchester United, il ventunenne Dalot, esploso con la maglia del Porto come terzino destro, ma in grado di giocare anche in posizione più centrale.
Per il portoghese c’è peró da battere la concorrenza del Milan e bisogna anche vincere le resistenze dei Red Devils, al momento freddi sulla possibilità di cedere Dalot in prestito. Tutti i nomi alternativi a Smalling restano in stand-by, pronti ad essere nuovamente contattati nel caso in cui andasse male anche quest’ultimo tentativo.
Sul fronte offensivo dal Real Madrid assicurano che Borja Majoral non si muoverá su precisa richiesta di Zidane, ma l’intermediario che ha proposto l’operazione alla Roma è convinto che ci siano ancora piccole chance di arrivare a dama. I blancos hanno offerto ai giallorossi Jovic, sul quale c’è la forte concorrenza del Milan, con Inter e Manchester United che hanno manifestato il loro interesse.
Anche qui il tempo stringe e la società capitolina dovrà chiarire le proprie intenzioni al Real entro poche ore. Intanto in vista del match di sabato con l’Udinese ieri Fonseca ha diretto il primo allenamento della settimana. Scarico per chi ha giocato contro la Juventus, mentre gli altri sono scesi sul campo. Ancora lavoro individuale per Perotti, che tornerà dopo la sosta, e Karsdorp, già costretto a saltare l’ultimo impegno per noie muscolari
FONTE: Il Tempo – F. Biafora