Quattro cessioni, che possono diventare cinque se oggi uno tra Darboe e Diawara saluterà Trigoria, e due arrivi, importanti e di livello, già in pianta stabile nella rosa titolare giallorossa. Meno uomini ma più rendimento, meno risorse ma paradossalmente più alternative. Ecco come il mercato di gennaio ha plasmato la rosa della Roma di José Mourinho.
Alla fine nessun colpo in extremis dal mercato invernale, reso complicato dalla tardiva apertura alla partenza da parte di Diawara e dal fatto che nessun profilo accessibile (esclusi quindi Kamara e Ndombele) abbia convinto la Roma nell’affondare il colpo: “prendere tanto per prendere” non è la filosofia che vige a Trigoria, l’esigenza aveva portato alla ricerca di un regista, in grado di dare qualità e profondità alla manovra, altri profili non sono stati presi in considerazione dal gm Pinto.
Agli innesti chiave di Maitland-Niles e Oliveira, Mourinho spera di affiancare altri tre fattori: la continuità di Smalling, , il ritrovato feeling con la porta di Zaniolo e il rientro di Leonardo Spinazzola. A febbraio si attende l’arrivo del dott. Lempainen a Roma per l’ultima visita di controllo: da quel momento l’ipotetica data del rientro in campo dovrebbe essere più facilmente individuabile.
FONTE: La Repubblica – A. Di Carlo