Nonostante l’avversario non abbia più nulla da chiedere alla Conference League, per la Roma quella di questa sera non sarà un’amichevole. I giallorossi vengono da due sconfitte in campionato e hanno bisogno di vincere per non avere rimpianti in caso di passo falso del Bodo in Ucraina. Mourinho si trova a inseguire la coppa di scorta, un possibile salvagente: “Non sono cambiato: una volta volevo vincere la Champions, ora la Conference”.
La Roma per Sofia ha programmato un viaggio lampo, con ritorno immediato nella capitale e il tecnico ha lasciato a riposo Rui Patricio e Mkhitaryan, che hanno giocato sempre, e Smalling, reduce da un infortunio. C’è tanta neve a Sofia ed è giusto salvaguardare qualche titolare, ma niente scelte sbagliate, per evitare una figuraccia come contro il Bodo. Andranno in campo Zaniolo e Mancini, squalificati contro lo Spezia, con Abraham e Karsdorp.
Circa le possibilità di vincere la Conference, Mourinho ha detto: “Abbiamo la squadra per competere con le più forti tipo Tottenham e Rennes, ma anche con chi arriva dall’Europa League. Il problema è che dobbiamo giocare da gennaio a fine maggio 3 competizioni ed è difficile dire come arriveremo ad una determinata partita. Con la rosa che abbiamo dobbiamo andare di gara in gara e pensare che sia sempre la più importante. Un conto è il valore della squadra, un altro è quello della rosa. Ma noi vogliamo andare avanti e la mia ambizione è vincere la Coppa. Per la Roma sarebbe un risultato storico”.
Quello del suo avversario, Mladenov, è un nome noto: l’allenatore del CSKA ha giocato nel Vitória Setúbal dal 1989 al 1991, quando Mourinho iniziava la propria carriera da allenatore nelle giovani nel club. Sempre Mladenov ha affrontato la Roma nel secondo turno di Coppa dei Campioni 1983/84, disputando per intero entrambe le gare perse 1-0.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni