(…) Roma da 2,5 punti a partita in Europa; da 1,8 in Serie A. I numeri, anche se non sovrapponibili al cento per cento, indicano che la squadra ha un’anima più internazionale che locale. Colpa/merito di avversari di diverso calibro, del format delle competizioni o del differente approccio mentale all’appuntamento? Di tutto un po’, non ci sono certezze di alcun tipo ma il dato è significativo.
Come se esistessero una Roma e una Rometta. La prima in azione in Europa, l’altra in campionato. La conferma, in sostanza, della discontinuità del gruppo di Fonseca. E proprio questo sdoppiamento di prestazioni ha costretto la Roma alla scelta europea di metà aprile.
Il secondo “quarto” di giovedì merita l’etichetta di partita più importante della stagione. Anzi, delle stagioni: di questa e della prossima. Ci sono in ballo soldi, tanti soldi e l’aspetto economico fatalmente prevale su quello sportivo. (…)
FONTE: La Repubblica – M. Ferretti