La panchina è da 10. Una conferma che la Roma ha assimilato dopo il pareggio contro il Napoli. Sono appunto 10 le reti che Mourinho ha ottenuto da chi è entrato a gara in corso. 10 gol per 10 punti in classifica. Ultimo tra questi El Shaarawy che non ha avuto una stagione fortunatissima, per gli infortuni, ma che ha reagito con la personalità e l’orgoglio di chi non si sente inferiore ai compagni. Finito dietro a Zalewski nelle gerarchie non ha mai creato problemi e ha aspettato con pazienza il suo turno.
Il modello tecnico di Mourinho è abbastanza chiaro. Esiste una formazione che per 9-10 giocatori è stabile e poi comincia un’altra partita, quella delle sostituzioni. Nelle 12 partite di imbattibilità il tecnico ha aggiunto molto alla squadra. Non solo attraverso i cambi ma anche in aggiustamenti tattici. La raggiunta maturità della Roma è tardiva per inseguire la Champions ma è un presupposto decisivo per lo sprint europeo.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida
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