L’unico fastidio, dopo il 5-1 al Bologna, è che una Roma così bella sia solo sesta. Può però essere uno stimolo. «Dobbiamo continuare a crescere, i progressi sono evidenti» notava Nuno Campos, in panchina al posto dello squalificato Fonseca.
Dove possa arrivare la squadra è probabilmente ancora presto per dirlo, 5 gol li aveva già segnati al Benevento, ma per ricordarne altrettanti nel primo tempo bisogna risalire addirittura a 90 anni fa (una volta col Padova nel ’30 e una col Livorno nel ’31). Ad esaltare è stata la coralità della manovra, i tempi sempre azzeccati, gli inserimenti perfetti, il divertimento che sembrava scaturire da ogni giocata.
Dopo 15 minuti i giallorossi erano già sul 3-0 e Dzeko, che ha firmato il 2-0 realizzando la 111esima rete da romanista raggiungendo così Amadei al 3° posto di tutti i tempi, se n’è divorati almeno un paio. «Dovevano essere 113 i miei gol, spero di rifarmi giovedì».
Contro il Torino, che a Roma vinse un anno fa con una doppietta di Belotti e Mazzarri in panchina ma adesso è in piena crisi. Invece la Roma, un punto nelle due precedenti uscite e un ko in Europa ininfluente, si sta invece decisamente ritrovando: contro il Cska Sofia avevano riposato i titolari e ieri il beneficio è stato evidente.
FONTE: La Repubblica – S. Monari