L’ultima volta è stata a Napoli. Proprio dove la Roma sarà chiamata al prossimo impegno, anche se dopo la disfatta con la Spal appare proibitivo. Che sia di buon auspicio o meno, sta di fatto che da allora (ovvero dal 3 marzo scorso, oltre sette mesi) i giallorossi non sono più riusciti a capovolgere le sorti di un incontro. Quantomeno in campionato.
Perché in Champions sotto la gestione Di Francesco l’impresa è riuscita, sia pure ininfluente ai fini della qualificazione. È accaduto in una delle poche notti europee che ha lasciato i tifosi romanisti con l’amaro in bocca, quella della semifinale di ritorno della scorsa stagione contro il Liverpool. Una doppia rimonta, intesa tanto nell’ambito del doppio confronto quanto del solo match dell’Olimpico. Che però non è servita ad accedere all’ultimo atto del torneo con la coppa dalle grandi orecchie in palio.
Competizione nella quale la Roma era riuscita già due volte a raddrizzare situazioni compromesse, ma sempre nell’ambito della sfida di andata e ritorno. È accaduto prima con lo Shakhtar, poi con il Barcellona, nell’epica notte del 3-0 casalingo firmato da Dzeko, De Rossi e Manolas. Stava per succedere anche con i Reds. Quando il campo del Foro Italico è stato amico davvero e non soltanto per modo di dire. Sei partite di Champions disputate nella Capitale (sette con quella contro il Plzen di quest’anno): tutte vittorie e un pareggio.
Eppure in trasferta le cose sono andate in modo diametralmente opposto. Un solo successo a Baku, poi una serie di sconfitte, l’ultima a Madrid, poco più di un mese fa. Anche in Europa la tendenza è quella: se la squadra va in svantaggio, difficilmente riesce a far sua la partita. È riuscita a strappare punti (uno nello specifico) in condizioni iniziali avverse soltanto a Stamford Bridge, un anno fa di questi tempi, quando i due gol iniziali del Chelsea sono stati sovvertiti da quelli di Kolarov e Dzeko, prima che Hazard mettesse la parola fine sulla girandola di reti. Molto differente l’andamento entro i confini. In campionato l’Olimpico si è dimostrato tutt’altro che un fortino (a fronte però di un buon rendimento esterno): sei sconfitte nell’ultima stagione, alle quali vanno aggiunte quella di Coppa Italia col Torino – che è costata l’addio al torneo già al primo turno di partecipazione – e l’ultima, dolorosissima, con la Spal. Nelle otto disfatte casalinghe, una sola volta i giallorossi hanno trovato il vantaggio, al debutto “romano” di Di Francesco in panchina. In quell’occasione la rimonta è stata subìta dall’Inter, dopo essere stati in vantaggio fino a venti minuti dal termine.
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