La Roma è pronta per una nuova battaglia. L’ennesima di questa stagione. Dopo la stangata servita dal Giudice Sportivo, ieri la dirigenza romanista – coadiuvata dall’avvocato Conte – ha studiato le carte per preparare il ricorso con cui si cercherà di chiedere una riduzione delle squalifiche inflitte a Mourinho (due turni) e a Tiago Pinto (fino all’8 marzo). Ci si prepara dunque ad un nuovo confronto con la Procura Federale, con la sede di via Campania che da ottobre in poi sembra essersi trasformata nel teatro delle battaglie giallorosse contro il sistema.
Schermaglie iniziate in seguito alla decisione del club di trasmettere l’inno «Roma Roma» subito dopo «O Generosa» (violando il regolamento): una scelta che aveva fatto drizzare le antenne degli ispettori federali presenti all’Olimpico e convinto la Procura a convocare Pinto, il CFOO Lombardo e l’ex CEO Fienga per un’audizione. A vincere il primo round è stata la Roma: dopo la aver ascoltato la dirigenza giallorossa si è deciso di cambiare la norma, consentendo ai club di trasmettere il proprio inno dopo quello della Serie A. Una pace durata meno di un mese.
A novembre a richiamare nuovamente l’attenzione del Giudice sono stati i cori rivolti dalla Sud a Ibra e Kessie, oltre all’atteggiamento tenuto da Mourinho nei confronti dell’arbitro a fine partita. Una condotta costata una multa da 10mila euro allo Special One e la squalifica per un turno della Curva Sud (pena sospesa).
Prima del caos scoppiato dopo la fine di Verona-Roma invece, a finire sulla scrivania della Procura Federale era stata la denuncia dell’arbitro Abisso nei confronti di Calvarese, l’ex fischietto assunto dal club come consulente esterno. Dopo il finale di Roma-Genoa – caratterizzato dal un gol annullato e dall’espulsione di Zaniolo – Calvarese era entrato nello spogliatoio degli arbitri per domandare ad Abisso cosa avesse scritto sul referto in merito al rosso mostrato al numero 22.
Le indagini per capire perché l’ex arbitro si trovasse in un’area riservata ai tesserati Figc proseguono – Calvarese è stato ascoltato martedì, nei prossimi giorni toccherà a Pinto – con gli inquirenti che stanno valutando eventuali provvedimenti da adottare. Una situazione tutt’altro che semplice. Mai come quest’anno a Trigoria sono pronti a combattere.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti