Con l’eliminazione del Tottenham per mano della Dinamo Zagabria, il ruolo di favorito di questa Europa League va di diritto allo United di Pogba, giustiziere del Milan. Senza però sottovalutare la bella Roma di questi ottavi, alla quale spetta il compito di “fare” l’Italia. L’ultima sopravvissuta di una campagna a eliminazione. In una competizione aperta a ogni soluzione.
Nella settimana del tracollo in Champions, infatti, Fonseca ha replicato il successo dell’andata con un 2-1 a Kiev allo Shakhtar, mostrando superiorità tecnica, tattica e psicologica. Per chi in Italia fatica con le squadre del lato sinistro della classifica, l’impressione è che sia l’Europa il giardino meno proibito.
Questa Roma se la gioca con tutte. Ma sicuramente Dinamo (ripeterà la sorpresa?), Slavia e lo stesso Granada, non ben messo a fuoco dal Napoli, sembrano prospettive più auspicabili dello United; dell’Ajax che ha lottato in Champions con Liverpool e Atalanta; del Villarreal allenato da Emery (tre Euroleague con il Siviglia); e dell’Arsenal che non fa paura come prima, però ha mentalità e nomi da coppa.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – F. Licari