Quanto manca il calciatore Totti all’ambiente Roma?
“Te ne accorgi anche dagli spalti, sono un po’ vuoti. Non so se Totti avrebbe aumentato gli spettatori. Certamente le squadre venute dopo non sono state competitive. E per noi romanisti la vendita di certi giocatori forti è stata disastrosa. Poi noi tifosi abbiano capito che Pallotta aveva in mente più che altro l’obiettivo di fare lo stadio. Per me la perdita di Salah è stata una cosa terribile. C’è una foto in cui io l’abbraccio in campo. Gli stavo dicendo “Oh, tu non te ne vai via da qua”. E lui m’ha fatto una faccia… Poi pure Szczesny abbiamo venduto, anche lui fortissimo. Quindi Alisson. Tutti quelli che abbiamo dato via hanno vinto Champions, scudetti e quant’altro. Insomma, abbiamo capito che la Roma non ha il budget della Juventus”.
Come nasce il suo tifo per la Roma? “Si diventa tifosi di una squadra a seconda dell’influenza che hanno per te gli amici alle elementari. La prima partita che vai a vedere diventi di quella squadra. Ricordo che il mio compagno di banco, che è il mio dentista, mi chiese se volevo andare a vedere la Roma con lui e sua mamma. Andai e di lì iniziò tutto. Lui era bravo a disegnare, vedemmo dei gol, e in terza elementare fece su carta quelle reti. Mio papà era di Siena per cui andava solo a leggere i risultati della serie C.
FONTE: Tuttosport