Dal Colosseo a Ponte Vecchio, ma solo per qualche ora. Veretout domani sera torna a Firenze per la prima volta da avversario, ma non si aspetta baci e abbracci dai tifosi viola. Anzi. La storia tra il centrocampista e la Fiorentina, infatti, è finita male e le prestazioni eccellenti del francese in giallorosso avranno fatto salire ancora più i rimpianti.
Diciannove partite da titolare di fila (1646 minuti e 89% di presenze), una percentuale di passaggi riusciti dell’88,2% e una media voto tra il 6,5 e il 7. Numeri da top player che fanno felice Fonseca. Veretout giocherà a Firenze la 20esima gara di fila da titolare in un reparto che ha preso per mano pure nella massima emergenza di ottobre-novembre.
L’avventura di Jordan in Toscana era iniziata in sordina: il francese arrivò nel 2017 dal Saint Etienne da semisconosciuto ma in poche settimane prese in mano la squadra viola segnando pure 10 gol (3 alla Lazio) in 38 partite. Un idillio destinato a terminare in pochi mesi. La scorsa stagione Veretout ha iniziato molto bene ma è calato di rendimento nel girone di ritorno così come tutta la Fiorentina e sono arrivati i primi fischi del Franchi.
A luglio la contestazione al ritiro di Moena dopo le dichiarazioni del francese: «Voglio giocare in un grande club». Ovvero la Roma. Il tweet di commiato («Vi lascio con stretta al cuore. Con voi ho passato gli anni più belli della mia carriera») non basterà ad evitare qualche fischio. Il percorso da Firenze a Roma potrebbe essere preso prossimamente (a giugno) pure da Castrovilli che rientra pienamente nel tetto ingaggi.
I due club ne stanno parlando e nella trattativa dovrebbero entrare (già a gennaio) i cartellini di Florenzi, Riccardi e Kalinic (sul quale c’è pure il Genoa). Al posto del croato si punta Petagna che ha aperto alla Roma: Io vice Dzeko? Sarebbe un sogno potermi allenare con lui. Dal campo: Smalling è out per il Franchi. Ci sarà invece Kolarov che ieri è diventato protagonista del gossip serbo. Secondo i media locali il terzino avrebbe lasciato la moglie Vesna per la modella italiana Cristina Buccino.
FONTE: Leggo – F. Balzani