Un plico, da qualche giorno nelle mani della Procura di Roma, promette di sconvolgere il sistema arbitrale italiano. L’accusa è pesante: si parla di valutazioni post-partita ritoccate al rialzo per manipolare la graduatoria che stabilisce chi sale in Serie A.
Si tratta di una denuncia di sette pagine, corredata da otto allegati, portata ai pm romani da due tesserati dell’Associazione italiana arbitri (Aia), Daniele Minelli e Niccolò Baroni. Fino all’anno scorso erano nell’organico della Serie B, ma il 31 agosto 2020 sono stati dismessi “per adeguate motivazioni tecniche”. In altre parole, perché nel campionato 2019-2020 sono andati peggio degli altri. Marcello Nicchi, all’epoca presidente Aia, comunica loro la decisione via mail, specificando che, su una lista di 25 nomi, Baroni si è piazzato 23esimo e Minelli 24esimo. Rimangono invece in B Ivan Robilotta (ultimo in graduatoria) e Eugenio Abbattista, arrivato al tetto massimo di 8 stagioni di appartenenza al ruolo.
Tramite l’avvocato Gianluca Ciotti, Minelli e Baroni fanno accesso agli atti, raccolgono i referti del campionato e scoprono che Abbattista ha avuto un “rendimento eccellente”. Per l’ultima partita da lui diretta, Spezia-Chievo dei play-off dello scorso 11 agosto 2020 (3-1 per i padroni di casa) ottiene il massimo possibile dei voti: 8.70. Nei mesi successivi l’osservatore Riccardo Di Fiore, responsabile di quella valutazione, li contatta e dice che la valutazione da lui data ad Abbattista era invece 8,60.
Alla denuncia sono allegati gli screenshot della chat “Commissione Can B” a cui partecipano, tra gli altri, lo stesso Di Fiore ed Emidio Morganti, allora responsabile dell’organo tecnico di valutazione. I messaggi si riferiscono al 21 agosto 2020, il momento in cui va stilata la graduatoria finale. «Ci mancano ancora tutti i voti dei playoff, nomi e schede di promossi e dismessi». Morganti dà una prima indicazione: «8.60 a tutti». Poi suggerisce: «Prova Abbattista 8.70». C’è poi una terza persona, non identificata: «Occorre mettere 8.70 a Sacchi, a Fourneau e Abbattista…». Morganti, contattato, ha replicato così. «Se c’è una spiegazione? Forse. Ma non la dico certo a voi».
FONTE: La Gazzetta dello Sport