“Si torna a casa”. Il romantico post social di Jordan Veretout, che abbraccia la moglie e le figlie, non racconta l’intera emozione di un calciatore che ha realizzato un sogno. Non solo ha conquistato in pianta stabile la nazionale francese ma si è anche tolto lo sfizio di vincere il primo titolo nella carriera dei grandi, dopo il Mondiale Under 20 del 2013: la Nations League. Anche giocando pochi spiccioli di partite, Veretout si è goduto appieno i momenti di gloria sull’erba di San Siro dopo la finale contro la Spagna. Per guadagnare spazio tra i fenomeni del centrocampo di Deschamps ci sarà tempo.
Intanto però ieri ha ripreso gli allenamenti con la Roma, che deve preparare una partita non banale. La Juventus risveglia ricordi piacevi, come la doppietta dello sorso anno all’Olimpico, ma anche qualche frustrazione: su otto partite, Veretout non l’ha mai battuto e anzi ha perso sette volte. Considerando che la Roma ha un tradizione preoccupante allo Juventus Stadium, la sfida di domenica può essere una grande occasione di crescita.
Di suo Veretout, dal primo giorno che è arrivato a Trigoria, è già cresciuto tantissimo. Se non lo avessero frenato gli infortuni nella scorsa stagione, quasi certamente avrebbe partecipato all’Europeo con la Francia. Perché di giocatori con le sue caratteristiche non ce ne sono tanti in giro. Mourinho l’ha capito al volo, disegnando la linea mediana su di lui, bravissimo a creare pericoli nei ribaltamenti dell’azione senza mandare in tilt la stabilità difensiva. Il procuratore da tempo spinge con la società perché gli rinnovi il contratto. È tornato alla carica proprio dopo la chiamata della Francia. E spesso parla pubblicamente di una trattativa in corso. Ma la Roma non ha alcuna fretta: un contratto già firmato fino al 2024, a circa 2,5 milioni a stagione, può attendere in tempi di pandemia.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida