“I giorni dell’elastico” sono terminati. O quanto meno, José Mourinho li ha rinviati per seguire nuove esigenze tattiche. Nella prima amichevole giocata da titolare, Veretout s’è reinventato mediano di palleggio e di rottura davanti alla difesa: un ruolo che interpretava nella Fiorentina. A Roma, con Fonseca, aveva modificato il suo modo di stare in campo: non più playmaker basso, bensì incursore dai movimenti… a elastico. Jordan sembrava un motorino: su e giù in verticale, dalla difesa all’attacco con tanti inserimenti in zona gol, mentre un altro centrocampista veniva incaricato di coprire il campo “orizzontalmente” (Diawara o Villar)
Nell’attesa che il mercato porti qualche novità nel cuore del gioco, Mourinho si affiderà a Cristante–Veretout. La coppia ha funzionato contro il Raja Casablanca e verrà riproposta domani sera per l’esordio in Conference League. Jordan e Bryan hanno caratteristiche simili in fase di costruzione, ma divergono per dinamicità (meglio il francese) e senso tattico (meglio l’italiano). L’intesa tra i due c’è e, ad entrambi, lo Special One chiede meno scorribande offensive e più protezione della difesa; a loro il compito di costruire l’azione dandole qualità, l’incarico di finalizzarla spetta poi alla ricca e talentuosa batteria dei trequartisti.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota