Qualità, esperienza e personalità. Le tre virtù che la Roma si aspetta da Thomas Vermaelen. Dopo Federico Fazio, anche il difensore belga è stato presentato nella sala conferenze di Trigoria. Mercoledì scorso il debutto contro il Latina, ieri l’esordio davanti alla stampa. «Sono contento della mia prima partita e sono rimasto impressionato dalla qualità della squadra. Finora è andato tutto bene, ho ricevuto un benvenuto molto caloroso da parte di tutti». Il centrale, classe ’94, dispensa assicurazioni riguardo alle sue condizioni fisiche, l’ultimo Europeo da titolare ha allontanato l’ombra delle appena 21 presenze racimolate nei due anni di Barcellona: «Sto bene, non ho problemi. Ho perso le ultime due stagioni per diverse ragioni, ora spero di giocare il più possibile per entrare subito in forma». In Catalogna ha salutato l’ex giallorosso Luis Enrique: «Ma non ho fatto in tempo a chiedergli informazioni, è successo tutto rapidamente. Spalletti è abbastanza simile, anche lui ama costruire dal basso palla a terra. Difesa a 3 o a 4? Non ho preferenze». Mercoledì 17 contro il Porto si farà già sul serio: «Non ci sono scuse, il playoff porta molta pressione ma è per questo che sono qui».
In vista del fondamentale appuntamento dei preliminari di Champions, la Roma continua allora a lavorare a testa bassa sul mercato. L’obiettivo di Sabatini è consegnare a Spalletti un terzino: il diesse ha bussato di nuovo alla porta del Torino per Bruno Peres, mentre è stato offerto Silvan Widmer dell’Udinese. Sul taccuino anche Benjamin Pavard del Lille, remota invece l’ipotesi Javier Manquillo (troppo alta la richiesta dell’Atletico Madrid). A centrocampo rimane vivo il sogno Borja Valero: lo spagnolo ha chiesto il rinnovo alla Fiorentina, ma è infastidito da alcune voci su una presunta richiesta di adeguamento. Possibili movimenti anche a livello dirigenziale: sul tavolo l’idea Umberto Gandini, attuale direttore esecutivo del Milan, per il ruolo di ad.