I tempi dell’iter del nuovo stadio della Roma passano per Radovan Vitek e soprattutto per la volontà del magnate ceco di chiudere l’acquisto dell’area di Tor di Valle entro il 30 giugno.
Filtra ottimismo per la trattativa con Unicredit per le società del gruppo Parnasi, ma lo sconto offerto sarà sensibilmente più basso rispetto alle richieste di Vitek.
Ciò significa che, se l’acquisto di Eurnova da parte di Vitek fosse scorporato (il fondo York è interessato alle altre due società di Parnasi, Capital Ved e Parsitalia, non a Eurnova), il ceco dovrà pagare di più; non i 55 milioni circa del pacchetto complessivo, ma forse intorno ai 70.
Ma dovrà accelerare, altrimenti l’amministrazione straordinaria di Eurnova dovrebbe chiedere una proroga per far fronte a delle scadenze, peraltro in passato già concesse.
Sul fronte politico, risultano infondate le voci che vorrebbero alcuni consiglieri tentati dal portare il dossier Tor di Valle in Procura per un parere. Nella maggioranza fanno il tifo perché Vitek chiuda la partita il prima possibile.
FONTE: La Gazzetta dello Sport