Paulo Dybala, fiore all’occhiello dello scintillante mercato della Roma, oggi scenderà in campo contro il Monza col dolcissimo fardello di avere un Olimpico tutto esaurito pronto ad osannarlo, nonostante gli manchino ancora un paio di settimane di lavoro per arrivare alla forma migliore. Fin qui José Mourinho ha avuto un atteggiamento protettivo nei confronti dell’attaccante, utile per farlo lievitare nel rendimento senza però caricarlo di eccessivi pesi psicologici. “Paulo fa sempre la sofferenza, questo è il problema. La gente pensa che la faccia quando segna o fa un assist, invece è capace di marcare la differenza anche in altra maniera. Abraham ha fatto gol e sembra che abbia fatto una grande partita, invece è stata orribile, mentre è Dybala che ha fatto una grande gara. Bastava che arrivasse nell’ultimo terzo di campo, trovasse un passaggio filtrante e mettesse un piede in area che si sentiva una reazione di paura dello stadio e anche questo conta. Io sono molto contento di Paulo“.
Lo Special One sa come possa essere difficile per un calciatore coniugare l’attesa dei tifosi, l’inserimento in un nuovo gruppo, il peso delle responsabilità e la voglia di arrivare alla fatidica soglia dei cento gol in Serie A quando la condizione fisica non è ancora quella dei giorni migliori. Al momento la Joya è a quota 98 gol nel massimo campionato, ma la rincorsa non sta diventando ossessione, anche perché l’inserimento nell’atmosfera di Trigoria sta procedendo così bene da stemperare ogni attesa.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini