Non si prese i trofei, ma il cuore dei tifosi si. Rudi Voeller, per i romanisti ‘il tedesco che vola’ è un pezzo di storia. Domani l’ex centravanti giallorosso compie 60 anni. Non è stato l’attaccante che ha segnato di più, non è stato il bomber di alcuno scudetto, eppure resta amatissimo dai romanisti.
Oggi è l’anima societaria del Bayer Leverkusen. Da giocatore, è stato campione del mondo (con la Nazionale) e campione d’Europa (col Marsiglia). Ma quello che a Roma la gente prova per lui è diverso. Con la Roma ha segnato 45 gol in campionato, con la nazionale tedesca 47 in 90 partite, diventando campione del Mondo all’Olimpico, nel suo stadio.
Nel 1990, quando festeggiò i 30, era a Roma e i compagni, come regalo, gli fecero trovare Renato Zero che cantava solo per lui. Erano i giorni in cui Mariella Nava scriveva per Renato “Spalle al muro”: «Vecchio, diranno che sei vecchio…». Per i romanisti, però, Rudi Voeller non sarà mai vecchio.
FONTE: La Gazzetta dello Sport