“Il mio calcio furioso è solitario” non è un titolo, ma una biografia in sei parole. Le ha scelte Walter Sabatini per presentare il suo libro, ieri all’Aniene, con un inarrestabile fiume di parole. “Ho amato tutti i miei giocatori allo stesso modo”, ha detto Sabatini e gli sia concessa questa piccola bugia. Tra quelli presenti c’era uno che ha amato più degli altri, cioè Daniele De Rossi: “Il mio figlio maggiore, sarà il mio prossimo allenatore”.
E se mai dovesse succedere, quella squadra con DDR in panchina e Sabatini dirigente sarà di sicuro un’esplosione di calcio. Tra i brani del libro, letti da Sergio Rubini davanti alla famiglia Mihajlovic, il più toccante è stato proprio quello su Sinisa, “uomo coraggioso fino all’ultimo e il racconto della sua malattia, a volte, ha messo in ombra quanto fosse bravo come allenatore”. C’è tanto passato nel libro ma c’è anche il futuro: il figlio Santiago, il vero capolavoro di un cacciatore di uomini come Walter Sabatini.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri