Gini Wijnaldum ha perso il sorriso che lo aveva accompagnato sin dal primo giorno la sua avventura romana. Il crac per quel contrasto sfortunato con un compagno ha allontanato il suo debutto da titolare al quale Mourinho stava pensando. Questi sono giorni d’attesa per l’olandese.
Domenica gli hanno immobilizzato la tibia destra fratturata con una doccia gessata, ieri il giocatore è tornato a casa, in attesa di una decisione. Che non può prendere da solo: mentre il Psg e la Nazionale olandese sono d’accordo nel far operare subito Wijnaldum presso la clinica Villa Stuart, la Roma ha preso tempo su indicazione di Friedkin, che vuole aspettare il parere del suo ortopedico di fiducia, il professor Georg Ahlbäumer della Klinik Gut di St. Moritz, consulente del club giallorosso. Ahlbaumer sarà disponibile solo venerdì, quando sarà rientrato dalle vacanze in Spagna.
Il medico della Roma Manara deve gestire questa situazione d’attesa. Potrebbe essere il luminare svizzero a quel punto a operare l’olandese, in alternativa all’intervento che sarebbe eseguito a Villa Stuart delle equipe associate dei professori Mariani e Santucci. L’obiettivo dei due specialisti italiani è quello di mettere Wijnaldum in condizione di recuperare in tempo per il Mondiale, come accadde a tempo di record nel 2006 con Totti, con un infortunio simile ma più grave, considerato che in quel caso erano interessati anche i legamenti della caviglia.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo