Si tratta senza sosta per Georginio Wijnaldum. Dan Friedkin lo vuole regalare a José Mourinho, ma a condizioni sostenibili. Quello tra Psg e Roma non è un braccio di ferro, ma un colloquio amichevole tra due società molto vicine politicamente.
Entrambe hanno interesse che la trattativa vada in porto: quello dei francesi è di sbarazzarsi di qualche esubero di lusso, mentre la Roma ha necessità di fortificare il centrocampo senza spendere una fortuna. E Wijnaldum può rappresentare il giusto compresso: ama l’Italia, ha già detto sì a Mourinho e il fratello Giliano sta mandando segnali inequivocabili sui social (segue la Roma su Instagram e parla in privato con i tifosi).
Tutti indizi che lasciano pensare a una trattativa in dirittura d’arrivo. Il problema, però, è la formula: il Psg è disposto a pagare metà dello stipendio da 9 milioni al giocatore, ma vorrebbe inserire l’obbligo di riscatto a 10 milioni nell’accordo. Pinto, invece, ha proposto il prestito con diritto.
Dunque, la strategia è di tesserare un grande elemento a costi praticamente azzerati, se non quelli legati all’ingaggio. Complicato che i francesi diano il via libera e, infatti, hanno richiesto l’inserimento di Zalewski come contropartita (richiesto anche dal Tottenham), ma Mourinho lo ha tolto dal mercato perché elemento imprescindibile sulla sinistra assieme a Spinazzola.
FONTE: Il Messaggero
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