Prima i sorrisi, tornati ad essere quotidiani, tra social network e comparsate all’Olimpico. Ieri le parole di speranza: “La riabilitazione sta andando davvero nella giusta direzione“. Wijnaldum sta lentamente uscendo fuori da quel guscio di lacrime e silenzio in cui era piombato lo scorso 21 agosto, giorno dell’infortunio alla tibia destra. E lo ha fatto ai microfoni di ESPN, raccontando il lungo percorso riabilitativo: “Quando mi sono infortunato ho pianto per diversi giorni. La cosa più difficile è stata accettare che fossi infortunato. Non potevo camminare, ogni cosa che facevo richiedeva molto tempo e all’inizio i progressi erano minimi“.
L’olandese è nel momento di mezzo. Guarda indietro senza più paura, vive l’oggi ma si proietta con ottimismo al futuro: “Vivo come un monaco, ma mi sento molto bene. Ci sono molti progressi, anche se vivo lontano dalla mia famiglia. Torno nei fine settimana, è un sacrificio che devo fare. In questo momento vedo due posti: il mio appartamento e il campo di allenamento. Devo superare questo momento e non voglio avere distrazioni”. L’obiettivo è tornare ad allenarsi parzialmente in gruppo al ritorno dal ritiro in Algarve (dal 15 al 23 dicembre), dopo le vacanze di Natale, per strappare una convocazione attorno a metà gennaio.
FONTE: Il Tempo – M. Juric