C’è un intero popolo che aspetta che conta le ore, fa tabelle di marcia e si interroga sul futuro assieme all’amico Gini, ormai uno di casa. Oggi Wijnaldum capirà se dovrà sottoporsi all’operazione per la frattura della tibia destra, oppure tornare a casa e iniziare con lo staff medico giallorosso un piano di riabilitazione.
L’olandese, comunque, non ha perso la fiducia e nemmeno l’ottimismo: gli amici, i nuovi compagni e persino José Mourinho si dicono sbalorditi da come ha saputo reagire dopo l’infortunio. Il 31enne di Rotterdam scrive messaggi ispiranti sulla chat della squadra (con uno li ha ringraziati per essere scesi in campo con la sua maglia e la scritta “Forza Gini” durante il riscaldamento di Roma-Cremonese) e appare sostanzialmente sereno.
La tibia è stata ingessata lunedì e da quel momento devono trascorrere 72 ore prima di un nuovo controllo per stabilire se passare sotto i ferri o scegliere una terapia conservativa. Nel pomeriggio, o al massimo domani mattina, il responso.
La decisione sarà condivisa tra la Roma e il Psg, anche se l’ultima parola, ovviamente, spetta a Gini; il quale stamattina, dopo gli esami, chiamerà personalmente il dottor Georg Ahlbaumer della Klinik Gut di St. Moritz per relazionare sugli ultimi sviluppi il luminare messo a disposizione dei Friedkin.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota