Dove sembrava esserci un buco adesso c’è addirittura abbondanza. La fascia sinistra della Roma, gestione Mourinho, ha cercato ma non trovato in Matias Vina una soluzione per tamponare l’assenza di Spinazzola, che è rientrato in campo (un minuto più recupero) in Fiorentina-Roma del 9 maggio, a 311 giorni dall’infortunio in Italia-Belgio, quarto di finale di Euro 2020.
Allenamento dopo allenamento, giorno dopo giorno, Nicola Zalewski ha scalato le gerarchie all’interno del gruppo, diventando un titolare inamovibile nel 3-5-2 scelto da Mourinho per venire incontro alle esigenze della squadra. Quello che si chiedono in molti, dopo il recupero in grande stile di Spinazzola, testimoniato anche dalle partite con l’Italia, è se l’italo-polacco troverà ancora tanto spazio nella prossima stagione o se la sua crescita rischia di fermarsi.
A mercato apertissimo non si possono avere certezze, però Mourinho ha sempre detto di preferire la difesa a 4 e il ritorno al 4-2-3-1, suo modulo preferito, è più che una possibilità per il prossimo campionato. Un’ipotesi perfetta per vedere Zalewski e Spinazzola insieme, il primo più “alto” e il secondo più “basso”. Zalewski, del resto, nasce come trequartista e si è adattato – molto bene – a fare l’esterno a tutta fascia che, in fase difensiva, significa giocare proprio da terzino.
Parole di Spinazzola dal ritiro della Nazionale: “Siamo un bel gruppo, stiamo bene insieme. I giovani hanno voglia di farsi vedere, noi più esperti di rivincere di nuovo. I giovani ci danno energie, noi gli andiamo dietro“. Non con l’Italia ma nella Roma, uno di questi giovani è proprio Zalewski che in pochi mesi è passato da 0 a 12 milioni nella valutazione del sito Transfermarkt.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri