L’anno di Nicolò Zaniolo. Parte terza. Il 2023 dovrà essere, per forza di cose la stagione della definitiva esplosione del numero 22 giallorosso, in una consecutio di numeri curiosa. Maglia, annata, età e scadenza contratto. 24 come gli anni che compirà a luglio, quando avrà un solo anno di contratto con la Roma. Giugno 2024 come una spada di damocle sulla testa del ragazzo e della Roma. Per adesso segnali di rinnovo non arrivano da Trigoria.
L’agente Vigorelli aspetta e intanto sonda possibili future destinazioni, con il Milan che rimane alla finestra. Troppo alta la richiesta di 4 milioni di euro netti per un calciatore che in campo, secondo il club, non ha ancora dimostrato di valerli. In potenza sarà. Un incipit che a questa età è al limite tra speranza e condanna. I numeri questa stagione latitano: 14 presenze e 2 gol, che diventano in totale con i giallorossi 125 con 24 gol. Pochi per un attaccante.
Ma il ct Mancini, mai tenero con lui, ha sentenziato: «Sarà l’anno di Zaniolo e Chiesa». Lui lo spera per l’Italia, Mourinho ci punta per la Roma. E da Zaniolo ripartirà domani la Roma, che ospiterà il Bologna all’Olimpico alle 16.30. Sold out consecutivo numero 18. Oltre sessantamila tifosi ritroveranno la Roma e, si spera, una vittoria che manca in campionato dal 31 ottobre. Non ci sarà Mourinho in panchina, squalificato e silenzioso. Niente conferenza stampa oggi e sabato prima della sfida di San Siro contro il Milan. Appuntamento con le parole a metà mese.
Se da Trigoria arrivano solo buone notizie, con tutti a disposizione tranne Wijnaldum, le ombre aleggiano sui conti del club. La Roma ha approvato una perdita di 219,3 milioni di euro nell’esercizio di bilancio relativo al 2021-22. Il peggiore della sua storia che però non preoccupa dalle parti di Trigoria. Il club ha avviato da tempo un percorso di risanamento che ha come obiettivo il 2026. Il club ha aderito al decreto liquidità che consente alle aziende di ripianare i deficit nell’arco di 4 esercizi e numeri in rosso in questi traguardi di medio termine erano stati ampiamente previsti.
In più il contenimento dei costi messo in atto da giugno ad oggi, non visibile dall’ultimo bilancio approvato, porterà benefici finanziari già dalla prossima semestrale. E nonostante la Roma continui a perdere ma i Friedkin non mollano, anzi rilanciano. E in quest’ottica di risanamento è ossigeno puro per i conti del club il nuovo accordo come main global sponsor sottoscritto con «Auberge Resort». Una catena di alberghi di lusso di proprietà dei Friedkin che vedrà il proprio logo comparire sul retro della maglia da gara già a partire da Roma-Bologna.
FONTE: Il Tempo – M. Paris
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