Con il calcio e con la Roma si rischia spesso di esagerare, ma quello che è successo al minuto 20 della ripresa di Roma–Trabzonspor, ritorno del playoff di Conference League, è qualcosa che può diventare importante per il futuro giallorosso e per quello della Nazionale. Dopo 400 giorni e due operazioni al ginocchio, Nicolò Zaniolo è tornato a segnare e lo ha fatto proprio davanti alla Curva sud, prima inginocchiandosi e poi alzando il dito verso il cielo. Una liberazione. Ma anche un gol di pure (pre)potenza, di quelli che lo avevano fatto scoprire un po’ a tutti: difesa della palla tenendo lontano l’avversario con il fisico (bel lancio di Veretout) e sinistro chirurgico sull’uscita del portiere.
Il Trabzonspor non era certo uno squadrone, ma da queste parti si è vista anche una Roma eliminata in Europa League dallo Slovan Bratislava o in Coppa Italia dallo Spezia, per cui sarebbe sbagliato fare gli schizzinosi per la qualificazione alla terza Coppa europea, che in caso di vittoria può portare 30 milioni nelle casse. Oggi alle 13.30 il sorteggio della fase a gironi, dove la Roma potrebbe anche trovare avversari con meno qualità dei turchi. José Mourinho, alla terza vittoria in tre partite, sembra già perfettamente al volante della macchina giallorossa. Cura tutti i dettagli, griffandoli con il marchio Mou. Per esempio ha chiesto e ottenuto che le squadre entrino in campo con “Roma, Roma, Roma” perché i giocatori lo sentano e si carichino. Ieri sera ha cantato anche lui insieme al pubblico (quasi 25.000).
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri