Francesca Cosa, mamma di Nicolò Zaniolo, racconta il figlio all’epoca della scuola: “Nicolò era un bimbo molto vivace, iperattivo: ha fatto parecchi danni. Una volta ci hanno chiamato da scuola perché aveva buttato un suo compagno dalle scale, era arrivata addirittura la polizia ma fortunatamente non era niente di grave. Avrà 15 punti in testa perché cadeva spesso: una volta a Cosenza ha dato una testata ad una panchina di marmo, un’altra qualche anno dopo mentre giocava con mio padre ha dato una testata alla televisione. Poco tempo dopo ha dato un’altra testata sempre sullo stesso punto cadendo dalla bicicletta. Nicolò non aveva tanta voglia di andare a scuola, poteva studiare il minimo ma non voleva: la mattina usciva di casa senza zaino e senza aver fatto i compiti. In classe disturbava tantissimo, anche i professori, perché la sua attenzione era limitava a quei dieci minuti: molte volte siamo stati chiamati dalla preside per il suo comportamento. Quando è arrivato alla terza liceo ha abbandonato ogni velleità scolastica”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport