Un’altra vita, un altro Zaniolo. Un altro futuro. E questo al di là dell’incontro distensivo che è andato in scena l’altro ieri a Milano tra il gm della Roma, Tiago Pinto e il manager di Nicolò Zaniolo, Claudio Vigorelli.
Il ragazzo si è un po’ perso e ha lasciato spazio al resto, ha messo in piazza la sua vita, si è esposto a critiche e ha fatto la figura del calciatore ingestibile. E in società, anche in passato, si sono chiesti se valesse la pena puntare o meno su di lui.
Si parlava di una mamma ingombrante (che ora posta foto con l’immagine del figlio e sullo sfondo Totti e Giannini), di una vita privata troppo frizzante, con i social sempre attivi, anche troppo. E poi? L’inversione di tendenza, Zaniolo ha capito che qualcosa doveva cambiare dentro di sé e all’esterno.
Mourinho gli ha dato una mano, anche punendolo, smussando certi atteggiamenti da star. Lo ha escluso da partite per lui importanti, vedi Spezia e derby. “Mou mi ha aiutato a gestire certe situazioni: in passato avrei reagito male. Mi ha insegnato a mordermi la lingua“, dirà qualche mese dopo Nicolò. Quando le parole sono state accompagnate dai fatti. Erano i mesi in cui si doveva parlare del rinnovo del contratto, ma poi tutto è stato rimandato.
Zaniolo ad inizio estate aveva preso una decisione: andare via e lo ha fatto capire chiaramente con un’intervista rilasciata a Sportweek. La Roma – che aveva preso male le sue parole – non si era opposta, ha visto in questa operazione una convenienza economica, dai soldi di Nicolò sarebbero arrivati altri investimenti. Dopo un inizio critico, nel mezzo della preparazione, Zaniolo ha invertito la rotta. È tornato al centro della Roma.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni
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