Qualità, sacrificio e quel Nicolò Zaniolo che mancava da tanto tempo. La Roma in un giovedì sotto la pioggia si ritrova improvvisamente e si divora il modesto Zorya fornendo risposte confortanti a Mourinho e prendendosi la qualificazione nel girone di Conference. Per il 1° posto (ed evitare i playoff) serve una vittoria col CSKA Sofia ed una caduta del Bodo. Difficile.
I giallorossi hanno dominato una partita in cui è brillata forte la stella di Zaniolo determinante nel senso più pieno del termine. Una gara in cui lo Special One ha azzardato alcune idee tattiche brillanti: da Mkhitaryan a centrocampo passando per quel tourbillon offensivo in cui hanno brillato pure Perez ed El Shaarawy. Zaniolo ha ritrovato la via del gol e ha regalato assist. Almeno un paio puliti ad Abraham bravo a “rovesciare” qualche errore di troppo e a siglare una doppietta decisiva mentre Veretout ha fallito un rigore a fine primo tempo. Una partita senza storia e tanti sorrisi di fronte ai 40mila dell’Olimpico.
“Io vivo sotto pressione, mi piace rispondere sul campo e accetto le decisioni del mister. Mou ha insegnato a non accontentarmi”, le parole mature di Zaniolo. “Abbiamo fatto molto bene sin dall’inizio e viste performance brillanti, potevamo vincere anche 7-0 contro un avversario non di livello. Zaniolo? Ha potenzialità, ma deve ancora imparare tanto sulla stabilità dei comportamenti in campo. Chiedo alla stampa però di non inventare bugie su di noi”, la chiosa di Mou riferendosi al presunto litigio tra i due.
FONTE: Leggo – F. Balzani