Se non ci siete mai stati, perché giovani o semmai all’epoca distanti, potreste sempre farvi un giro a Zemanlandia: e una volta entrati, c’è da scommetterci, mentre ancora vi stropicciate gli occhi, vorreste non uscire più da quel mondo. L’uomo dei sogni non è mai «invecchiato», perché la Bellezza resta lì, non evapora, non svanisce, non scompare: dal Foggia alla Lazio, dalla Roma al Lecce e poi fino al Pescara, c’è sempre stato almeno un giorno, e non era mai uno soltanto, in cui Zeman vi ha rapiti, lasciandovi contorcere tra tridenti e diagonali offensive, sovrapposizioni e tagli. Un hombre vertical, intramontabile, che sa cosa significhi costruire l’emozione del calcio, il gol.
Si sono scatenati gli attacchi, Zeman… E quindi non ci annoieremo stavolta… «Ho il sospetto di no, anche se la rosa della Juventus è così enorme da lasciar il sospetto che possa restare distante dal resto del campionato. Ma capiremo subito se le principali concorrenti riusciranno a stare incollati ai campioni d’Italia. Io penso che andremo incontro ad un torneo più equilibrato e che ci divertiremo».
Intanto si segna tanto e lo prendiamo per buono… «E’ anche la dimostrazione che ci sia un bel po’ di coraggio in più: d’altro canto – ma lo sostengo da sempre – nel calcio vince chi ne fa uno in più. Però va anche aggiunto, per onor di verità, che di errori individuali dei difensori ce ne sono stati e qualche incertezza arbitrale s’è già registrata».
Ma si segna e la gente si diverte… «E’ un segnale positivo, dal punto di vista statistico. Le sfi de con tanti gol regalano le emozioni che vuole la gente».
Si è fatto una scorpacciata di partite… «E si è avuta anche la conferma che sarà necessario aspettare, perché è impossibile ma anche ingiusto giocare a mercato aperto. Le trattative si sono chiuse praticamente ieri, verrebbe da dire, che hanno smesso mentre le squadre erano ancora in campo, con alcuni organici incompiuti e con qualche calciatore distratto dalle voci». (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – A. Giordano