Un gol che rischia di essere inutile quanto quello del 2015, allora fu 6-1, ieri 4-1, ma fa poca differenza perché al ritorno nella capitale solo un miracolo salverebbe la Roma guidata dal bomber Dzeko, unico mattatore al Camp Nou. La rete è buona solo per le statistiche, che vedono Edin diventare il primo giocatore giallorosso a fare 5 centri in una singola stagione di Champions League, superando Totti che si era fermato a 4 nel 2006-07. «Peccato – dice il bosniaco – perché dal 1’ minuto abbiamo provato a giocare come sempre, facendo pressing alto, consapevoli del fatto che i blaugrana sono più forti di noi. Ma c’era un rigore su di me che avrebbe cambiato la partita. L’arbitro avrebbe dovuto avere il coraggio di fischiare un penalty contro il Barcellona. Siamo entrambi meritatamente ai quarti, doveva essere più equilibrato».
Ha tanto da recriminare l’attaccante, che si è visto atterrare in area da Semedo con una ginocchiata dietro la gamba: «E poi 3 gol su 4 sono stati nostri autogol». Il regalo di Gonalons pesa quanto i tiri di De Rossi e Manolas nella porta sbagliata. Dzeko vuole voltare subito pagina: «Si riparte dalla Fiorentina, un’altra partita importante per giocare la Champions il prossimo anno. Poi ripenseremo al Barcellona». Magari con un Nainggolan in più: il belga non ha superato il provino ieri mattina, è finito in tribuna e ora è in dubbio per la sfida con i viola. Under è quasi out.