Quello della Juve è il gruppo della rivincita, quello del Napoli dello spettacolo, quello della Roma il più complicato in assoluto. Il Barcellona per Allegri, il City per Sarri e, purtroppo, Chelsea e Atletico Madrid per Di Francesco: fra queste tre fuori una per forza. Di fronte Conte, Simeone, Guardiola, Valverde, il meglio delle panchine europee. Sarà spettacolo, sembra proprio una gran bella Champions: la lista prometteva già bene, le grandissime storiche ci sono quasi tutte (mancano Milan, Inter e Ajax), ma il sorteggio ha regalato gruppi e situazioni che non dovrebbero risolversi alla terza giornata, come negli ultimi tempi. È andata bene a Mourinho e Klopp e non possono lamentarsi neanche Bayern e Psg: che si scontreranno subito, è vero, ma non possono temere Anderlecht e Celtic. Comunque immaginare oggi gli ottavi non è semplicissimo.
DYBALA-MESSI – Neanche il tempo di metabolizzare lo scontro shock dell’ultima Champions, che potrebbe anche aver chiuso il ciclo catalano, e riecco Juve-Barcellona. Dybala contro l’idolo e mentore Messi. Se il Barça sarà motivatissimo dal senso di rivincita, anche la Juve farà bene a dimenticare il passato: non c’è Neymar, un po’ giù sembra Iniesta, la difesa fatica, ma il tasso di classe ed esperienza è sempre altissimo. Piuttosto potrebbe ribaltarsi la situazione psicologica: è la Juve che, cifre e precedenti alla mano, parte in vantaggio. Il mercato non è finito. E non è male affrontare subito la trasferta al Camp Nou. Comunque Allegri e Valverde dovrebbero giocarsi il posto di testa di serie negli ottavi: né l’Olympiacos né lo Sporting dovrebbero insidiare il primato.
SARRI-GUARDIOLA – Anche il Napoli è in prima fila per il passaggio del turno: se la gioca con il City, ma è in vantaggio su Shakhtar e Feyenoord. Il tema centrale è la sfida tra l’emergente Sarri e il «maestro» Guardiola che, per dirla tutta, nell’ultima Champions ha parecchie responsabilità dell’eliminazione contro il Monaco: concedere spazi ai contropiedisti francesi – inserendo mediani dove c’erano terzini e trequartisti al posto di centrocampisti – ha facilitato il lavoro dei rivali. Sarà una sfida tatticamente da sogno Napoli-City, con due tecnici che per Dna impongono sempre il loro gioco. Se passa l’esame, il Napoli sarà pronto per l’eliminazione diretta: l’anno scorso non lo era ancora. Test di maturità anche per Insigne: ha classe da top player, il palcoscenico è quello giusto.
ROMA TRA CONTE E SIMEONE – Poteva essere più fortunata la Roma e infatti Totti, spettacolo nello spettacolo del sorteggio, sorridendo ha detto sottovoce a Shevchenko «è tutta colpa tua». Erano loro a gestire le palline e hanno creato un gruppo da sballo. Il Chelsea di Conte e l’Atletico di Simeone non possono non essere considerati avanti: per esperienza, per valore della squadra, per grandi nomi in campo, da Morata e Griezmann, da Saul ad Hazard. Inoltre rende tutto più complicato la trasferta più lunga in Azerbaigian, oltre 3.000 km, contro il Qarabag, unico debuttante del torneo. Però il Chelsea qualche problemino ce l’ha e l’Atletico pare avere una spinta caratteriale un po’ inferiore al passato: due rinforzi non farebbero male a Di Francesco che non parte sconfitto.
KLOPP-MOU OK – Due tecnici che possono sentirsi quasi agli ottavi sono Mourinho e Klopp. Lo United è il più forte di un gruppo che comprende Benfica, Basilea e Cska: qui in ballo sembra soltanto il 2° posto. Il Liverpool, che nei playoff ha mostrato un Emre Can enorme, dovrebbe avere la meglio sul Siviglia comunque favorito per il 2° posto (davanti allo Spartak Mosca di Carrera e al Maribor). Un discorso a parte merita il gruppo G nel quale non è facile trovare un favorito: lo sarebbe il Monaco se non avesse venduto Mendy, Bernardo Silva, Bakayoko e presto Mbappé e forse Fabinho. Il Porto è sempre solidissimo, il Besiktas non è una trasferta facile, il Lipsia era il peggio dell’ultima fascia.
COMPLICAZIONI REAL – Nessun vantaggio per i campioni: anzi, il gruppo del Real, con Dortmund e Tottenham, è tra i meno agevoli. Ronaldo si qualificherà, per il 2° posto sfida anglo-tedesca: certo gli Spurs quest’anno sembrano motivati e forti. Ancelotti contro Neymar è una delle partite più attese: Bayern e Psg si qualificheranno, ma il Celtic in casa non è mai uno scherzo. Comunque l’Inghilterra rischia di portare avanti tutte e 5 le sue squadre. Sarebbe bello se andassero all’eliminazione diretta anche i nostri 5 tecnici: Allegri, Sarri, Di Francesco, Conte e Ancelotti.