L’ex portiere della Roma Szczesny ha rilasciato un’intervista esclusiva all’Indipendent dove ripercorre tutta la sua carriera, parlando anche della Roma, di seguito un estratto:
[…]I suoi primi pensieri sono per l’ex club, l’Arsenal, ammettendo che la sua prima mossa nella direzione dell’AS Roma è venuta da un piano che aveva in mente da tempo. “Sono sempre stato sincero con loro”, dice. “Quando sono andato lì, il mio unico obiettivo era tornare all’Arsenal e giocare per loro di nuovo”. […]
Interessante discussione sulla differenza nell’allenarsi in Serie A e in Premier League, in particolare come portiere. “Penso in generale che gli allenatori in Italia siano molto più tattici, è così che funziona la Serie A”, dice Szczęsny. “Che si tratti di [Luciano] Spalletti alla Roma o Max Allegri qui, la preparazione per il gioco è diversa da quella a cui ero abituato in Inghilterra. in Italia lavoro per costruire la mia preparazione in vista di una partita particolare, per tutta la settimana.”
Gli viene chiesto se ha sempre giocato tra i pali porta una risposta molto franca. “Erm … non ho iniziato come un portiere, ma diciamo solo che la mia carriera davanti non è durata a lungo … è durata solo un mese, nemmeno andato troppo bene! Mio padre era un portiere, quindi è stata una transizione attesa”. Aperto e felice di discutere di qualsiasi argomento, respinge l’accusa di essere stato beccato a fumare nello spogliatoio di entrambi i suoi club precedenti, nonostante le storie di vecchia data che ne avrebbero dato conferma. “Non sono mai stato beccato”, ride Szczęsny. “L’ho ammesso quando mi è stato chiesto se fossi stato io a Londra ma la seconda era una balla. All’Arsenal l’ho fatto e ho alzato le mani, ma mai alla Roma “. […]
“Bogdan Labont era una persona interessante alla Roma perché era molto esperto e abbiamo passato tanto tempo a parlare di tutto, non solo di calcio. […]
Sull’alternanza con Buffon in campo:”è come giocare con Totti alla Roma, sono giocatori di un’altra generazione (Totti e Buffon ndr) che ho avuto il privilegio di vederli quando ero bambino e ora mi alleno con loro ogni giorno.”