Lei ha detto che se non vincerà andrà via, ho capito male?
“Io di che quelli che dicono di essere determinati per la Roma, i giocatori forti, se dopo 10 anni non si vince niente bisogna iniziare a pensare di cambiare anche quelli, bisogna guardare la realtà. Da quando sono arrivato qui mi dite sempre che la Roma deve vincere, deve essere quello punto e basta. Se stasera avessimo perso sarebbe cambiato tutto. Qual è la cosa strana che io ho detto? Mi sembra un discorso normale. Se continui a fare quello che hai sempre fatto ottieni gli stessi risultati, vuol dire che bisogna cambiare qualcosa. Se non piacciono sempre le stesse cose bisogna cambiare qualcosa”.
La Roma arrivando seconda vincerebbe il campionato dei ‘normali’, per lei sarebbe una sconfitta arrivare secondo? Il campionato è il suo punto di riferimento? “Per me sono tutti punti di riferimento, per i giocatori e per la Roma. Dobbiamo essere costantemente in Europa, potevamo passare il turno ma non lo abbiamo fatto ma è vero che dall’anno scorso, quando abbiamo iniziato a lavorare, il Napoli era un bel po’ avanti a noi. Se noi dopo un anno siamo insieme al Napoli o avanti è segno che qualcosa si è fatto, che questi giocatori hanno dimostrato di essere forti. Dovevamo riproporlo oggi perchè nella partita col Lione hanno dimostrato di essere forti. Stasera abbiamo avuto difficoltà nel primo tempo perchè i loro attaccanti erano veloci e ti bruciavano, siamo andati sotto nonostante avessi messo una squadra di sostanza e di corsa, dovevamo fare la prestazione e lo abbiamo fatto, questa è la cosa fondamentale. Hanno fatto grandi cose, il pubblico è tornato partecipe. Ma se avessimo perso? Diventava un periodo negativo, e tornavi la Roma con gli sbalzi di risultati. Si va avanti e si vede dove si arriva, ci si fissa, c’è chi ha già stappato se mi levo dai coglioni. C’è gente che stappa, qui. Si parla sempre di rimanere, ma parliamo della squadra e di altre cose. I dirigenti della Roma tutti gli allenatori che hanno preso negli ultimi anni sono allenatori di qualità, buoni, quindi non ci sono problemi”.
Lei ha detto di essere stanco della stampa e dell’ambiente… “No questo lo ha detto lei”.
Lei ha detto di essere stanco… “Stanco?”.
Si stanco… “Allora si vede che sono rintronato io”.
Lei è stanco di questa situazione, ma quindi come mai ha accettato di tornare alla Roma visto che già conosceva l’ambiente? “Per difendere la Roma dagli attacchi che gli si fanno. Mi dispiaceva vederla li. Io ho due figlioli tutti e due romanisti quindi… Eravamo finiti in cattive acque, in una normalità in cui la Roma non deve stare. Io tengo alla Roma e se me lo chiedono, si parla e si va avanti. Le posizioni le prendo, anche se a lei non stanno bene, lo si vede dalla sua faccia, dalle pieghe che ha in fronte”.
Potrei dire lo stesso io… “Ora ha sorriso va un pochettino meglio. Io ho detto sempre cose di difesa, mai cose d’attacco. Io ho sempre difeso la ROma. Da questo momento io non rispondo più a questa domanda, potete scrivere quello che vi pare. Mi dicono che sono una bomba anti ecologica, ma non so cosa vuol dire, forse che puzzo? E’ vero, un po’ puzzo ma non me lo aveva mai detto nessuno, mi prendo anche questa, va bene. Ma se poi l’ordine dei giornalisti mi fa le note mi dica se è normale che uno dice in questa maniera. Si può dire così? Ora no se ne parla più. Chiunque mi chiede una cosa sul personale, io non rispondo più a queste cose. Se vedo che si contiua non vengo più in conferenza stampa fino a fine anno, finchè sto qui non vengo se continuano queste domane. Buonasera”.