Spezia sulla via dello Scudetto, Juventus fanalino di coda, Roma nelle ultime posizioni, Milan e Inter a metà classifica. E’ questo quanto emerge da un’elaborazione realizzata da Calcio e Finanza sul rapporto tra monte ingaggi e punti conquistati dalle varie squadre in Serie A (si veda tabella in pagina).
E’ evidente che si tratta di un quadro provvisorio visto che siamo ancora alla vigilia dello sprint finale del campionato, e bisogna tenere conto che Lazio e Torino hanno giocato una partita in meno.
Detto questo, si sono ormai disputate 30 giornate, e quindi il dato che emerge è significativo di come siano state investite le risorse per gli ingaggi. Va precisato che si tratta solamente del costo stipendi sostenuto da ciascuna società e non del costo totale della rosa, che includerebbe anche le quote ammortamenti e altri oneri.
Per la realizzazione dell’analisi abbiamo utilizzato gli stipendi netti dei calciatori indicati a inizio stagione da La Gazzetta dello Sport, aggiustando il monte ingaggi lordo anche sulla base di arrivi e partenze per ogni società nel mercato di gennaio e considerando i calciatori che sulla carta beneficiano degli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita.
Ad un primo sguardo appare evidente la spaccatura tra i club che occupano le prime sette posizioni della classifica e il resto delle squadre del campionato, con alcune importanti eccezioni. Tra queste, meritano particolare attenzione l’Atalanta – che con un monte ingaggi ridotto si trova al quarto posto in Serie A – e la Juventus, nettamente superiore alle avversarie, ma in terza posizione.
Emerge quindi una correlazione diretta tra gli investimenti in giocatori e la posizione in classifica, nel senso che il grafico mostra come le società che hanno speso di più per gli ingaggi siano generalmente quelle meglio posizionate in campionato. (…)
FONTE: Calcio&Finanza – M. Sacchi