16.48 – Sono stati fatti ripartire i sostenitori di Napoli e Roma che oggi, intorno alle 13.30, si sono scontrati in A1, lungo la corsia nord dell’A1, nell’area di servizio di Badia al Pino Est nel comune di Civitella in Valdichiana (Arezzo). Secondo quanto si spiega da fonti della polizia le persone sono state fatte risalire sui mezzi posti sotto scorta. Intanto la Digos di Arezzo sta esaminando le riprese delle telecamere di videosorveglianza per individuare le persone coinvolte negli scontri ed attribuire le responsabilità di quanto accaduto.
C’è l’ipotesi che tifosi di Napoli e Roma si fossero dati appuntamento in un’area di servizio nel tratto aretino dell’A1 all’origine degli scontri avvenuti oggi all’altezza dell’autogrill di Badia al Pino. È quanto si apprende dalla questura di Arezzo che precisa così le prime indicazioni fornite che parlavano di un agguato teso dai tifosi napoletani ai romanisti. Proprio per il timore di scontri il servizio di ordine pubblico all’area di servizio di Badia al Pino era stato potenziato così come all’autogrill Arno. (ANSA)
16.45 – I Sindaci di Roma e Napoli, Roberto Gualtieri e Gaetano Manfredi, in un cimunicato congiunto, condannano i scotri tra i tifosi, che hanno preditatamente organizzato l’agguato, e i napoletani: “Gli scontri in autostrada tra tifosi del Napoli e della Roma sono inaccettabili. Ci auguriamo che le forze dell’ordine identifichino e puniscano come meritano i responsabili. Questi non sono veri sportivi! Roma e Napoli sono città amiche che dicono No ad una violenza senza senso”.
Gli scontri in autostrada tra tifosi del Napoli e della Roma sono inaccettabili. Ci auguriamo che le forze dell’ordine identifichino e puniscano come meritano i responsabili. Questi non sono veri sportivi! Roma e Napoli sono città amiche che dicono No ad una violenza senza senso.
— Roberto Gualtieri (@gualtierieurope) January 8, 2023
16.00 – È un tifoso romanista la persona rimasta ferita a seguito degli scontri in A1 avvenuti nella tarda mattinata di oggi. Secondo quanto appreso da fonti di polizia, sarebbe rimasto ferito in modo lieve da un’arma da taglio. Non c’è stato per lui alcun intervento dei sanitari inviati dal 118: da quanto appreso si sarebbe recato autonomamente all’ospedale San Donato di Arezzo. (ANSA)
15.20 – Il tifoso giallorosso, ferito con un’arma da taglio, è stato trasposrtato all’ospedale di Arezzo in codice giallo. (RETE 4)
15.10 – Sono da poco passate le 13 quando i supporter campani intravedono all’altezza del chilometro 364 i giallorossi: iniziano a lanciare sassi e bottiglie contro i pulmini, che non proseguono il viaggio ma si fermano sull’autostrada A1 nel tratto aretino. A piedi arrivano proprio a ridosso dell’area di servizio dove venne ucciso Sandri.
Lo scontro sarebbe avvenuto tra circa 150 ultras per parte. Al vaglio dei poliziotti e dei carabinieri, sul posto insieme agli agenti della Polstrada e del Reparto Mobile di Firenze, le immagini delle telecamere di videosorveglianza grazie alle quali si spera di poter identificare i responsabili. (RAI News).
15.00 – Negli scontri, secondo le prime informazioni, sarebbero coinvolte circa 300 persone. Gli agenti sono intervenuti per evitare conseguenze peggiori mentre gli ultrà si affrontavano con spranghe, aste delle bandiere, caschi e cinghie. Alcuni video diffusi su Twitter mostrano tifosi che hanno invaso una delle carreggiate e bloccano il flusso del traffico. Secondo la Questura di Arezzo all’origine degli scontri l’agguato teso da un gruppo di ultrà del Napoli ai romanisti in transito per raggiungere Milano: ne è nato poi un lancio reciproco di sassi e lacrimogeni. In corso l’identificazione dei partecipanti ai tafferugli. (La Gazzetta dello Sport)
14.19 – La domenica calcistica comincia come peggio non potrebbe e non per quanto accaduto sui campi di gioco: in mattinata si sono infatti verificati violenti scontri tra tifosi del Napoli e della Roma che si sono incrociati lungo l’Autostrada del Sole, tra Monte San Savino e Arezzo, mentre si dirigevano verso le destinazioni delle rispettive trasferte. I sostenitori azzurri erano diretti a Genova, dove alle 18 la squadra di Spalletti sarà impegnata contro la Sampdoria, mentre i romanisti si stavano recando a Milano per assistere alla sfida contro i rossoneri delle 20:45.
L’incontro tra le due tifoserie, tra le quali da molti anni non corre buon sangue (basti ricordare la morte del tifoso del Napoli Ciro Esposito nel 2014, per la quale è stato condannato l’ultrà giallorosso De Santis), è stato la miccia che ha innescato gli incidenti, che sono stati di tale gravità da costringere a chiudere la corsia nord dell’Autosole, stesso destino che potrebbe toccare anche alla corsia sud.
“I tifosi sono scesi dalle macchine – racconta una testimone, Valeria Bellucci, che si è trovata a passare durante gli scontri – erano in mezzo all’autostrada, tutti incappucciati e vestiti di scuro. Avevano bastoni e lanciavano petardi e fumogeni verso l’area di servizio. E da lì gli altri tifosi rispondevano tirando altri fumogeni. Siamo riusciti a superarli e siamo scappati. Io e mio marito stavamo tornando dalla settimana bianca, in macchina ci sono anche i nostri due bambini. Avevamo paura che ci arrivasse qualcosa addosso e siamo andati via il più velocemente possibile”.
#Autostrade #manifestazione –
A1 Firenze Roma⛔TRATTO CHIUSO tra Monte San Savino e Arezzo ><
⚫ TRAFFICO BLOCCATO all’interno del tratto chiuso
🚗🚙🚚 8 km di coda > Firenze #Luceverde #Toscana
— Luceverde Infomobilità (@LuceverdeInfo) January 8, 2023
FONTE: Fanpage.it / Roma Today / La Gazzetta dello Sport / Rete 4 / ANSA
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