«Il mercato è dettato dalle scelte: a seconda delle opportunità che si presentano si possono prendere delle iniziative in qualsiasi momento, fin quando il mercato è aperto». In occasione della conferenza stampa presentazione di Federico Fazio, il d.g. della Roma, Mauro Baldissoni, ha fatto il punto della situazione sulle operazioni che la società sta portando avanti per dare a Spalletti i rinforzi chiesti: un esterno destro in difesa e un paio di centrocampisti, a cui faranno spazio Vainqueur («Non gli posso garantire il posto», le parole del tecnico) e molto probabilmente Leandro Paredes, che sembra il più «cedibile» tra quelli che consentono alla Roma di fare cassa. «Se Paredes – ha proseguito Baldissoni – è diventato un tema di mercato, vuol dire che la scelta di prenderlo due anni e mezzo fa è stata corretta. Leandro piace anche ad altre squadre e possono esserci arrivati segnali di interesse, ma è un giocatore della Roma e riteniamo che resterà, non abbiamo alcuna intenzione di venderlo in questo momento». In questo momento, appunto. Se però dovesse arrivare l’offerta giusta – la Roma valuta il calciatore 20 milioni – il sacrificato sarebbe lui. «Spesso i giocatori forti servono per fare mercato, è successo anche con Higuain», aveva detto due giorni fa Luciano Spalletti.
Con quei soldi Sabatini sbloccherebbe l’operazione Diawara col Bologna e darebbe l’assalto a Borja Valero, poi si concentrerebbe sul terzino destro. Negli ultimi giorni è tornato di moda il nome di Bruno Peres – ieri l’agente del calciatore era segnalato a Milano – obiettivo mai abbandonato dalla Roma, che piace anche al Porto, prossimo avversario dei giallorossi nei preliminari di Champions. Un appuntamento che è ben chiaro nella testa dei calciatori. «È la gara – le parole di Federico Fazio – che conta di più. Si tratta di una partita molto difficile e delicata, sarà importante iniziare bene la stagione: dobbiamo centrare l’obiettivo perché giocare in Champions è fantastico, ne siamo tutti consapevoli». Tra i suoi idoli un giocatore che a Roma ha fatto la storia, Walter Samuel, per tutti i tifosi «The Wall», campione d’Italia nel 2001. «Era uno dei giocatori che mi piaceva di più, lo seguivo da tifoso del Boca e l’ho seguito anche qui alla Roma. Sono nella squadra più importante d’Italia, non vedo l’ora di scendere in campo davanti al nostro pubblico. Le mie condizioni fisiche? Contro il Latina ero un po’ imballato, ma è normale visto che non giocavo da tre mesi. In carriera solo al Tottenham non ho avuto continuità ma negli anni a Siviglia mi sono sentito benissimo. Mi piace lavorare duramente, dal punto di vista fisico non ho preoccupazioni».